«Sono a favore di un calcio più aggressivo e meno paziente.
Perché? Perché sono ansioso di natura e sono argentino Il vostro modulo
preferito è la linea a 4, a me invece piace quella a 3 e così giocheremo»
«Non esiste un solo motivo, neppure uno, perché un giocatore
in campo stia fermo. Il calcio è movimento, il calcio è correre e smarcarsi»
Ora è ufficiale, Bielsa sarà il nuovo allenatore della Lazio
per la stagione 2016-17. Nato a Rosario il 21 Luglio 1955 è soprannominato El
Loco (il pazzo). A lui è anche intitolato l’impianto dove il Newell’s Old Boys
disputata le sue partite casalinghe.
Allenatore
Dopo aver smesso di giocare abbastanza presto, inizia la carriera di
allenatore nelle giovanili del Newell’s Old Boys dove si trova ad allenare
giocatori come Batistuta e Sensini.
Nel 1990 gli viene affidata la guida della prima squadra con la quale
vince il campionato argentino 1990-91 e la Clausura 1992.
Seguono poi esperienze in Messico (all’Atlas), al Velez e all’Espanyol
per poi guidare la nazionale Argentina nel 1998.
Dopo un’esperienza mondiale negativa e un oro conquistato alle Olimpiadi
di Atene El Loco rassegna le dimissioni.
Il 10 agosto 2007 diventa CT del Cile, che
porta ad una brillante qualificazione per il campionato del mondo 2010 grazie al secondo
posto nel girone sudamericano. I cileni raccolgono ben 33 punti, uno in meno
del Brasile.
Nella rassegna iridata il suo Cile è riuscito dapprima a vincere la sua prima
partita in un Mondiale dopo 48 anni (1-0 contro l'Hounduras) e poi a superare la fase a gironi, ma si è
fermato agli ottavi di finale contro il Brasile.
Nel 2011 diventa allenatore dell’Athletic Bilbao perdendo sia la finale
di Europa League che di Coppa del Re.
Nella stagione 2014-15 ha guidato il Marsiglia.
Il Bielsismo – applicazione difensiva e offensiva
Il sistema di gioco famoso e originale di Marcelo
Bielsa è il 3-3-3-1 e l’OM ma il tutto
varia anche a seconda del modulo della squadra avversaria.
Se la squadra avversaria gioca a 2 punte allora la
scelta de El Loco è per una difesa a 3 mentre se la squadra avversaria gioca ad
1 punta la scelta è per una linea a 4.
Perché questo?
L’allenatore dice che al di sotto della linea della
palla la marcatura è prioritaria rispetto al mantenimento delle posizioni: l’avversario
della zona viene marcato fino al termine dell’azione salvo scambi di marcatura.
Inoltre, come spiegato precedentemente, la scelta
della difesa è in base all’attacco avversario per avere sempre la superiorità numerica in
fase difensiva.
Per la fase offensiva invece è fondamentale il ruolo
del mediano basso. Tutte le azioni devono passare da lui per poi cercare o
direttamente il trequartista o le corsie laterali.
Se il primo passaggio al trequartista dietro la linea di
mediana dell’avversario riesce il secondo passaggio deve andare direttamente in
verticale sulle 3 punte.
Se invece il secondo passaggio viene fatto
lateralmente si vanno a formare delle catene laterali per arrivare direttamente
al cross cercando si sfruttare il lato debole della difesa avversaria (nella
stagione al Marsiglia la squadra di Bielsa è stata la squadra che ha realizzato
più reti di testa sintomo di un gioco sugli esterni molto organizzato).
Non dimentichiamo infine la fase di pressing,
fondamentale nel Bielsa pensiero il recupero della palla già nella metà campo offensiva.
I punti deboli
Le ripartenze. Tanti sono i gol in carriera subiti in
contropiede dalle squadre dell’allenatore argentino. La linee difensiva
attirata dai movimenti delle punte verso l’interno del campo favoriscono le
ripartenze soprattutto nelle corsie laterali con l’inserimento dei terzini e
dei centrocampisti.
Una scelta curiosa quella di Lotito, anche per il
rapporto che ci sarà tra il tecnico e il presidente bianco-celeste che
sicuramente dovrà partirà bene accontentando il tecnico durante il calciomercato.
Abbiamo immaginato ora la Lazio di Bielsa con i
giocatori a disposizione in questo momento:
In bocca al lupo Marcelo, stupiscici anche questa volta!
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